Marte oltre Marte. L'era del capitalismo multiplanetario - saggio - 2019 – di Cobol Pongide
Il primo libro italiano sul NewSpace
 

La contemporaneità può essere anche definita come terza era spaziale, quella che per grandi linee segue la prima (il conflitto sovietico/statunitense), la seconda l'epoca suborbitale.
La terza era spaziale emerge con l'inizio dell'immissione reale di capitali privati nella cosiddetta conquista dello spazio. Aziende private non più a servizio di enti spaziali nazionali, ma con propri programmi spaziali per lo sfruttamento delle risorse allocate su altri corpi celesti.
Fatto assolutamente nuovo rispetto alla precedenti ere: aziende private come la Blue Origin e la SpaceX prevedono una road to map per insediamenti sulla Luna e per la terraformazione (terrforming) di Marte.
La stessa Esa (Agenzia spaziale europea) ha recentemente proposto una divisione in quattro ere spaziali che, tolta la prima genericamente intesa come il momento in cui l'uomo avrebbe iniziato a interrogarsi sul cosmo, ricalca grosso modo quelle descritte in
Marte oltre Marte pubblicato per DeriveApprodi.

La terza era spaziale è un contenitore temporale inclusivo rispetto all'espressione del sottotitolo: l'era del capitalismo multiplanetario (
space economy), capitalismo spaziale.
Capitalismo multiplanetario è un termine coniato dalle stesse aziende private coinvolte in questo processo. Esse definiscono il proprio campo d'interessi anche come economia post-global (post-global economy) riferendosi a l'era, quella presente, che rivolge lo sguardo oltre i limiti dell'economia della globalizzazione.
Ufficialmente la new economy spaziale prende il nome di
NewSpace.

L'aspetto forse più originale del NewSpace risiede negli specifici set culturali che propone e che vanno dalla dimensione della biologia cosmica come generale terreno del conflitto, all’esobiologia come incubatrice biopolitica, passando per la terraformazione come generica tattica d’espansione.
Tali set possono essere racchiusi in due macrocontenitori che sono l'
Antropocene (la trasformazione del pianeta) e il Transumanesimo (la trasformazione dell'essere umano) in vista di un'evoluzione della forza lavoro (e del suo ambiente) in senso multiplanetario.
Non è tra l'altro una novità; ogni new economy procede e ridefinire il campo su cui si dispiega e la forma della forza lavoro che a esso più s'adatta.

Pratiche attive di questa trasformazione sono la Geoingegneria (alla base dell'Antropocene) e la Biologia di sintesi (motore del Transumanesimo).
In quest'ottica, anche il pensiero radicale, quello non conformato passivamente alla trasformazioni che interessano il presente, deve prendere atto di questa nuova dimensione in cui sta traslando l'estrazione di plusvalore e di conseguenza il conflitto.
Nel testo, tale dimensione di pratica politica eso sono anche definite come cosmopolitiche.

 

 
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